INVOCAZIONE ED EVOCAZIONE

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Light One
view post Posted on 5/4/2013, 15:46




Definiamo prima le due forme di comunicazione con gli spiriti o le entità.
Evocazione: L'essere, entità o demone apparte al di fuori dell'operatore poichè si lavora con l'energia che è al di fuori di chi compie questo processo. Non si parla mai di legame con lo spirito o di connessioni dirette; viene usata una determinata energia e questa serve per creare un filo diretto per comunicare.
Invocazione: Lo spirito viene preso nel corpo dell'operatore. Un esempio è invocare un Demone e il Demone si esprimerà variando addirittura la voce dell'operatore, diventando più profonda, gracchiante o diversa in altro modo. Il medium che si trova in questa condizione può produrre un "ectoplasma" che consente di manifestare in una forma luminescente lo spirito invocato.
Fin dai tempi più remoti era lo specchio a rappresentare uno tra i mezzi più potenti per contattare gli spiriti o altre entità, rappresentando una "porta" di affaccio su dimensioni a noi invisibili. L'enigma che più fa pensare in merito a questo oggetto, da sempre, è : può uno specchio riflettere l'anima? Al buio cosa riflette? In questo modo si sono scatenate le dicerie più improbabili e anche affascinanti leggende. Non va dimenticato che le leggende partano comunque da qualcosa di fondato, perciò può essere che in mezzo a tante credenze vi sia uno sfondo di verità a noi incomprensibile. Oltre a tutto si dice anche che lo specchio in sé sia soltanto una porta 'chiusa', e che per essere 'aperta' ci sia bisogno di particolari 'sigilli', che andrebbero disegnati in aria con le mani davanti allo specchio stesso. Questi aprirebbero determinate dimensioni, e alla fine dell'esperimento vanno richiusi per evitare di lasciare aperto l'affaccio dimensionale.
Non bisogna accostarsi alle pratiche di evocazione o invocazione se sappiamo di averne paura, se siamo suggestionabili o facilmente creduloni, per via di tutta la serie di condizionamenti psichici ed emotivi che possono creare danni al comportamento di chi si appresta a questi procedimenti. Tuttavia se volete prenderla come un gioco, anche se io ve lo sconsiglio, ecco un esempio di come si dice che si faccia:

Le persone che comporranno il gruppo dovranno riunirsi in un luogo tranquillo, isolato dai rumori esterni, da occhi indiscreti e da distrazioni. Si dovrà definire una 'formula di evocazione', cioè una frase inventata da tutti i componenti del gruppo che dovrà essere recitata al momento dell'evocazione (o dell'invocazione). Questa 'formula' in realtà non ha un preciso scopo 'metafisico', non è una formula magica, ma servead unire le energie e la concentrazione del gruppo, quindi non esiste una 'formula' specifica, ma dovrà comunque essere d'effetto e dovrà piacere a tutto il gruppo (potrebbe essere per esempio: 'entità pia, manifesta il tuo spirito a noi, oppure ' ti preghiamo di rispondere alla nostra chiamata', o altro). Lo specchio dovrà avere una dimensione tale per cui tutti i componenti del gruppo possano vedervisi riflessi sia singolarmente che in forma di gruppo. E' meglio che non vi sia il buio profondo nella stanza poiché non è facile vedere cosa riflette lo specchio , non è importante effettuare l'esperimento di giorno piuttosto che di notte. Consigliata invece la luce di una o più candele, meglio se nere o blu (per evocare un demone) con dell'incenso nuovo e di buona qualità. La luce calda delle candele (al contrario di quella elettrica) si dice, inizierà a muoversi per poi diventare più potente non appena l'entità si manifesterà (=più 'allungata' e 'larga').

Accese le candele, si deve fissare lo specchio in assoluto silenzio.

La persona prescelta dal gruppo come conduttore attenderà fin a quando non avvertirà che tutti i componenti saranno rilassati e sgombri dai pensieri. Le tecniche di rilassamento possono essere svariate in quanto molto soggettive comunque l'importante è che la mente di tutti i partecipanti sia sgombra. Una volta raggiunto questo momento il conduttore (che nel frattempo avrà anche lui sgombrato la mente da ogni pensiero) inizierà a concentrarsi insieme a tutti gli altri per evocare od invocare un'entità: egli ripeterà, con voce non troppo alta, la 'formula di evocazione' stabilita precedentemente, mentre il resto del gruppo farà altrettanto a mente (o se si preferisce lo faranno tutti insieme a voce non troppo alta).
Si ricorda che questa 'formula', come le candele, servono esclusivamente per aumentare l'attenzione e per concentrarsi maggiormente. L'amministratore potrà decidere quando sarà il momento di smettere di recitare la 'formula' e continuare ad aspettare in silenzio.
 
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°Lilibell°
view post Posted on 5/4/2013, 15:48




IO CONOSCO QUESTO:
Ci sono due maniere di base di evocare un’entità o di lavorare con l’energia : “Evocazione” ed “Invocazione”.



L’evocazione spirituale è evocare un entità sia esso un Demone, uno spirito, una persona morta, o un elementale, e l’essere appare al di fuori dell’operatore. Quando si lavora con l’energia, l’energia è sempre all’esterno dell’operatore e mai dentro il suo corpo. Con l’evocazione non c’è mai un legame o connessione diretta.



L’invocazione è prendere lo spirito dentro noi stessi. L’essere, in pratica, entra nel corpo dell’operatore. Un esempio è invocare un Demone ed il Demone poi parlerà attraverso l’operatore usando la sua voce per comunicare. Spesso quando questo accade, la voce può cambiare, diventare più profonda, gracchiante, o diversa in qualche modo. Durante le sedute, spesso il medium è in grado di produrre una sostanza chiamata “ectoplasma” per fornire un materiale luminescente in maniera che lo spirito evocato si possa visibilmente manifestare. Questa è una forma di invocazione perché c’è una diretta connessione tra lo spirito ed il medium.



Esistono molti esseri diversi. Una cosa che ho imparato con i Demoni di Satana, quando entrano in noi, non ci fanno mai nulla di male in nessun modo. Siamo sempre coscienti e pienamente vigili. Quando parlano attraverso di noi, siamo coscienti di quello che dicono e raramente viene forzato. Non si sperimentano “vuoti” temporali così come accade a chi invoca gli angeli.

Gli angeli spesso si mascherano da Demoni. Ci sono entità che NON sono di Satana e quando sono invitati (di solito sono angeli o esseri connessi) prenderanno il controllo causando un buco nella memoria del momento e più che facilmente altri problemi.

Satana è il portatore di conoscenza. Non ha alcun motivo di far si che qualcuno non ricordi qualcosa o abbia buchi nella memoria per nascondere qualcosa. Le persone che giocano con gli angeli ed altre entità astrali con cui non sono familiari, possono sperimentare tali problemi, e quindi naturalmente, per ignoranza e stupidaggine, maledicono “Il Diavolo”.



Ad alcuni Demoni piace anche giocare. Una volta ero al lavoro e un collega mi ha mostrato una foto della sua fidanzata. Ho sentito un Demone entrare in me e mi disse “vai avanti”. Ho cominciato a leggerla. Il collega era sorpreso della mia accuratezza. Naturalmente, era il mio amico Demone che parlava attraverso di me.



La maggior parte dei testi disponibili sulla magia e sugli incantesimi, a causa della poca conoscenza (la conoscenza spirituale e magica fu rimossa e mantenuta solo dalla Chiesa Cattolica), non solo danno istruzioni errate, ma istruzioni che possono essere molto pericolose quando si fa magia nera, usando energia di morte ed altre forze distruttive.



C’è un’enorme differenza fra evocazione ed invocazione. Quando invochiamo energia degli spiriti, creiamo un legame all’energia dello spirito attraverso noi stessi. Ovviamente, se si usa energia distruttiva o di morte, questo può essere molto pericoloso. L’invocazione include anche il costruire energia all’interno della propria anima e scaricarla attraverso i propri chakra o aura. Questo crea un legame con la vittima.



La maggior parte degli incantesimi di magia nera che vanno male, lo fanno a causa di errori del mago. Ci sono altre ragioni perché possa accadere così come la vittima che ha un’aura potente, che è in grado di riflettere l’energia negativa; la vittima è sotto potente protezione spirituale (se si è sotto la protezione di Satana, niente può toccarci) o una tempistica errata dalla parte del mago. Ci possono essere altre ragioni, ma queste sono le più comuni.



Anche la magia bianca in cui si fa una guarigione può porre problemi al mago che invochi l’energia prima di applicarla. Ogni volta che l’energia viene invocata, si stabilisce una potente connessione. Ovviamente, nessuno di mente sana vorrebbe collegarsi ad una malattia/disturbo.

Se il mago lavora sul denaro, il potere personale o altre applicazioni positive dell’energia, invocare è desiderabile. Vale anche per incantesimi d’amore o lussuria.



Bisogna conoscere la differenza quando si esegue un incantesimo, perché l’ignoranza o l’errata applicazione di quanto sopra può risultare in un ritorno di un incantesimo al mittente, od altri risultati non desiderabili.



Per esempio – Evocare energia di morte : il mago avanzato dovrebbe avere familiarità con questa energia. L’energia di morte è prevalente nei cimiteri, obitori, posti dove si sono combattute guerre, massacri ed altri posti di morte. L’energia è grigia, cupa, deprimente. Il mago dovrebbe cadere in trance, circondarsi di energia ma *NON * prenderla dentro il suo corpo. L’energia dovrebbe venire condensata sempre più in una sfera o forma per dargli potere. L’energia formata può essere quindi espansa o contratta secondo come il mago vuole che sia recapitata alla vittima. Se viene indirizzata ai chakra della vittima, l’energia dovrebbe essere molto compatta, e poi esplosa, o espansa all’entrata nel corpo della vittima. Se l’energia deve aderire all’aura della vittima, l’energia dovrebbe essere espansa per avviluppare l’intera aura. Possono essere usate variazioni secondo le preferenze individuali.
 
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